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Eccessiva disciplinarizzazione: solo alle medie?

La proposta del ministro Bianchi per la scuola media

Ieri il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in audizione in Commissione Lavoro al Senato ha dichiarato di voler cambiare la scuola secondaria di primo grado (scuola media) e il dopo – diploma. Ha addotto che nella scuola media vi è una “eccesiva disciplinarizzazione”: si dice pronto a presentare sul tema un Ddl per farlo esaminare alla Camera e al Senato.

Riprogrammare la scuola

Giustissimo, lo avevo scritto nel mio saggio sulla scuola “A scuola non si respira più”, nel VI capitolo sul “Riprogrammare la scuola”, nel paragrafo ” Rivedere gli ambiti formativi e il tempo scuola”. Ma riformare la scuola media, se prima non si è riformato il primo ciclo, è assurdo. L’Italia ha bisogno di ritornare ad essere un Paese democratico in cui TUTTI i ragazzi, a prescindere dalle classi sociali, possano essere EDUCATI E FORMATI. E questo lo si può attuare soltanto rivedendo il tempo scuola, riducendo la “disciplinarizzazione” della primaria, prima che nella secondaria, restituendo ai docenti le ore perse, troppo suddivise, con un alternarsi di docenti che, alla fine, non rappresentano più, per i bambini, un punto di riferimento importante.

Rivedere gli ambiti formativi

Scrivevo due anni fa:  “Occorre rivedere gli ambiti formativi, diminuire le “materie” e rivedere il “tempo scuola”. In tal modo potremmo, soprattutto dalla scuola dell’infanzia sino alla media, riappropriarci di un sistema scolastico che si basa sul principio in cui tutti possano usufruire di specifiche opportunità educative e formative indipendentemente dall’appartenenza etnica o dalla zona di residenza e questo credo debba essere un principio di equità sociale in ogni Paese. Far frequentare la scuola per maggiore tempo ai ragazzi differenziando i percorsi in ambito educativo è quindi necessario in tutto il sistema scolastico italiano. In genere i ragazzi, quando le mamme lavorano, devono ricorrere ai nonni.

Questo Paese ha bisogno di welfare, non di volontariato su tutti i fronti…..

Secondaria di primo grado: anello debole della catena

La secondaria di primo grado, oggi anello debole della catena, dovrebbe vedere un rinnovamento non soltanto nei metodi e nel tempo scuola, ma anche rispetto agli apprendimenti. Qualche esempio: tecnologia, la mia materia, già ridotta da tre a due ore per classe, affronta troppi argomenti studiati nelle scienze: mi riferisco allo studio dei materiali, alle energie, all’alimentazione e altro. I docenti spesso si accordano (o si dovrebbero) tra loro per non trattare gli stessi argomenti. Non ha senso. Che dire poi dell’ora per il disegno tecnico… perché non lasciarla ai docenti di Arte? Le classi di concorso non sarebbero stravolte in quanto per insegnare le due discipline occorre lo stesso lo stesso titolo di studio. Dare più ore all’insegnante di Arte potrebbe essere utile per potenziare i laboratori, mettendo a disposizione due docenti per classe, come anni fa per Educazione Tecnica, oggi Tecnologia (allora sì che i ragazzi avevano la possibilità di arrivare, attraverso la progettazione, a un manufatto, oppure approfondire aspetti relativi all’alimentazione …. lavorare i materiali). L’altra ora di tecnologia potrebbe andare a potenziare Scienze Motorie…..”

Una riforma globale

Insomma, la riforma deve essere globale, altrimenti non avrebbe senso; rappresenterebbe il solito “ritocchino” , sempre in peggio, che ogni ministro dell’istruzione ha, da sempre, attuato, in peggio. Noi non lo vogliamo. Pretendiamo una Scuola degna del nostro Paese che, dopo il covid, ha bisogno di una vera riforma. Ricordiamoci che, pre covid, eravamo il penultimo Paese, dopo la Grecia, nell’Unione Europea. Una vera vergogna!

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