Nel mio saggio sullo yoga integrale Immergersi nel flusso dello yoga, mi soffermo molto sul pranayama, il quarto stadio dello yoga secondo gli Yoga Sutra di Patanjali.
Il pranayama comprende numerose tecniche di controllo del respiro mirate a incrementare l’energia vitale del praticante.
Nei precedenti articoli ho parlato molto della corretta respirazione e degli esercizi che possiamo praticare quando siamo in vacanza per ritemprarci e staccare dalla frenesia della vita lavorativa e non solo. Sappiamo che la corretta respirazione è alla base del nostro benessere.
Gli antichi maestri di yoga hanno sempre riconosciuto l’importanza della respirazione nella pratica dello yoga tanto da ritenerla preziosa quanto la vita stessa. B.K.S. Iyengar, uno dei più grandi maestri di yoga della storia, nel suo magnifico libro Teoria e pratica del pranayama afferma che la respirazione corretta, profonda e lenta rafforza il sistema respiratorio, calma la mente e aumenta la concentrazione.
Come ho già affermato, l’aspetto legato alla respirazione yogica include sempre una respirazione consapevole, ovvero durante la pratica ci si connette con la propria respirazione osservando il flusso del respiro in entrata ed in uscita. Questo controllo respiratorio va a migliorare gli scambi gassosi con l’ottenimento di uno stato di calma dentro di noi in quanto va a rilassarsi la muscolatura superficiale.
Molto utile per iniziare la pratica yogica è la respirazione Ujjayi che consiste nel respirare lentamente e profondamente attraverso il naso. E’ utile in quanto va a calmare il sistema nervoso e aiuta a rendere concentrata la mente sia prima della pratica, sia durante, sia dopo.
La sua costante reiterazione ci aiuta a rendere col tempo involontario l’uso di una respirazione più lenta ottenendo un maggiore apporto di ossigeno nel sangue.
Ujjayi è un pranayama tranquillizzante, ovvero va a stimolare in maniera predominante il sistema nervoso parasimpatico ottenendo un quasi immediato rilassamento, indirizza la nostra consapevolezza al nostro interno favorendo qualsiasi tipo di meditazione o di pratica yogica.
Ujjayi è detto il “respiro vittorioso” e può essere praticato in ogni momento ed in ogni posizione. Il respiro lento, calmo e profondo, calma il sistema nervoso, la mente ed va a rallentare il battito cardiaco. Può essere associato ad altre pratiche per aumentare il proprio effetto.
Come si esegue questa pratica?
- Si chiude la bocca delicatamente, i denti e le labbra non devono essere serrati;
- La respirazione man mano diventa sempre più profonda nell’inspirazione rispetto alla nostra usuale respirazione;
- Stringendo leggermente i muscoli della gola (questo si ottiene portando in modo naturale il collo verso il mento), si avverte il suono leggermente sibilante del nostro respiro;
- Socchiudendo gli occhi, portandoli sulle nostre narici, inspirariamo ed espiriamo lentamente;
- Ripetiamo per qualche ciclo senza stancarci.
Buona pratica!
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