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Quanti stanziamenti per la Scuola: risibili a confronto degli stanziamenti per l’edilizia

Come si era classificata la nostra scuola nel 2019?

Si era classificata, pre covid, al penultimo posto in Europa, dopo la Grecia.

Avevo riportato molti dati e alcune delle principali cause del decadimento della nostra scuola nel mio saggio denuncia “A scuola non si respira più” pubblicato a marzo 2020.

I dati da me riportati erano a disposizione di tutti. I risultati Invalsi, i diversi rapporti sulla scuola facevano emergere una situazione a dir poco sconcertante.

Come ha speso, quanto ha speso il nostro Governo, per la scuola?

Per gli impianti di areazione delle scuole sono stati stanziati soltanto 350 milioni.

Come ha speso, quanto ha speso il nostro Governo, per l’edilizia?

Per fare soltanto un esempio, da fonte UBP del Ministero dell’Istruzione riportata dal prof. Tito Boeri sui media giorni fa, risulta che sono stati stanziati, per il finanziamento dei superbonus enormi fondi, ammontanti a ben 33,3 MLD, di cui 17,8 già impegnati a dicembre 2021.

La cifra riguarda 100.000 edifici. Da notare è che la cifra per l’edilizia sarebbe insostenibile se andassimo a coprire l’intero patrimonio immobiliare italiano. L’ammontare arriverebbe infatti a 2.000 MLD. Oltretutto, afferma Boeri, ma è sotto gli occhi di tutti, questi soldi sono andati a beneficio delle persone più ricche in quanto l’efficientamento energetico è stato attuato soprattutto nei centri urbani.

Esattamente l’1% della popolazione già più ricca ha ricevuto il 10% delle risorse a disposizione.

Gli interventi massicci richiesti hanno fatto inoltre aumentare i prezzi delle ristrutturazioni; il sovraprezzo nel settore edilizio a lungo termine nuocerà a chi vorrà ristrutturare senza benefici.

Ma poi, aggiungo, chi davvero è stato beneficiato da questi bonus, compresi anche gli altri (bonus facciate…..) inizia, non essendosi ben documentato prima, a non fare sonni tranquilli. Sì, perché è bellissimo far credere che tutto vada bene, che sia tutto gratis quando non lo è.

Si prevede che possano dormire tranquilli soltanto coloro i quali hanno avuto amministratore e General Contractor che, per quanto possibile, hanno saputo applicare le norme ed attenersi a prezzi adeguati sempre che, in corso lavori, non ci siano o ci siano stati intoppi nelle pratiche, intoppi di ogni tipo, da burocratici a cantieristici.

In questo caso ai condomini verrebbero revocati tutti i benefici, richiedendo al cedente (condomino) l’importo fiscale ceduto, con il pagamento dell’intera cifra. Non dimentichiamoci che l’Agenzia delle Entrate avrà otto anni per le verifiche a partire dalla ultimazione dei lavori.

Come la pensa il Premier Mario Draghi?

Nella conferenza stampa di fine anno il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti con l’ Associazione della Stampa parlamentare, il Premier Mario Draghi non ha usato mezzi termini ricordando che nell’ultimo anno l’Agenzia delle Entrate ha bloccato 4 miliari di crediti; egli ha enunciato che il Governo non avrebbe mai esteso il superbonus 110%; la decisione è stata del Parlamento che ha utilizzato i fondi a disposizione dell’azione parlamentare.

Il Governo?

Il Governo, ha affermato Draghi, “non voleva estendere il Superbonus perché ha creato distorsioni, la prima è un aumento straordinario dei prezzi delle componenti per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico. È la logica del 110% che in un certo senso non rende e ha incentivato le frodi“.

I Media?

Sostiene il Sole 24, in molti articoli tra cui uno di Saverio Fossati che il disegno di legge di Bilancio 2022 e il Dl Antifrodi crea un ulteriore regime di applicazione delle disposizioni anti – frode: le cifre esagerate messe a preventivo da moltissimi caseggiati, non la passeranno liscia; che la quantità di truffe a danni dell’erario ha provocato le disposizioni restrittive del Dl 157/2021 estendendo le verifiche di congruità e il visto di conformità a tutti i bonus edilizi……

Possono stare tranquilli i condòmini?

Superbonus e bonus facciate dunque hanno generato speculazioni senza precedenti e lavorazioni che probabilmente non hanno alcuna utilità se non quella di generare spesa finanziata dalle future generazioni. L’Agenzia si rivarrà sul condòmino (il condominio non ha personalità giuridica né l’amministratore corrisponde a un amministratore delegato di una società) richiedendo la detrazione non spettante, le sanzioni del 30% e gli interessi. L’ipotesi, poi, di una rivalsa sull’impresa o sul general contractor potrebbe rivelarsi utopica, dato che sono proprio le imprese poco serie, pronte a svanire nel nulla, a gonfiare gli appalti.

Gli aspetti penali?

Ci sono poi gli aspetti penali: come il reato di truffa ai danni dello Stato, qualora emerga una consapevole complicità dei condòmini nell’accettare un preventivo gonfiato, reato di regola assorbito in quello di sovrafatturazione….

Sicuramente l’edilizia ha avuto una ripresa impensabile e i contesti urbani stanno riqualificando il proprio patrimonio edilizio, ma a quali costi? Per chi?

E’ possibile che alla edilizia sia data precedenza e risorse inverosimili rispetto alla scuola?

I Fondi per la scuola, lo ripeto, da inizio pandemia (2020 -2021) sono circa 18 MLD, di cui spesi circa 9 MLD.

E’ questo il Paese che vogliamo?

Abbiamo speso 350 milioni per la scuola a cospetto di 17,8 MLD spesi per l’edilizia.

Questo è soltanto un esempio da me riportato perché entrambi sono settori di mio interesse e studio. Chi ne abbia voglia confronti altri generi di finanziamento e li confronti con quelli elargiti alla scuola.

E’ questo un Paese civile? E’ questo il Paese della Cultura? La scuola, pilastro fondante della società è stata posta come ultimo tra i problemi del nostro Paese che, di bello, ormai mostra più soltanto la sua storia, i suoi monumenti, le città, la cultura.

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